L’educazione sessuale e civile impartita nelle scuole di alcuni Paesi europei costituisce una minaccia alla libertà religiosa!!

Così disse il Papa.

Parole forti….considerando che sono pronunciate da chi si veste in maniera ridicola.

Continuo il pensiero aggiungendo che anche la religione, così come la si vorrebbe impartire, è una minaccia alle libertà civili e religiose.

Tiè, pareggio!

Gelmini e la scuola

Ciao.

Non posso che ammirare la compattezza e la determinazione che caratterizza la protesta studentesca di questo periodo. Posso dire che noi, sebbene vivemmo la protesta Iervolino con le nostre autogestioni, non fummo mai così determinati.

Mi auguro che riescano a portare avanti la protesta senza cadere in episodi di vandalismo e violenza che provocherebbero solamente l’allontanamento del consenso popolare. Inoltre sarebbero in questo caso esposti alle rappresaglie della polizia con conseguenze che potrebbero essere troppo pesanti. Ecco ragazzi, fate i bravi e continuate a perorare la vostra causa senza però cadere nel torto; la gente vuole essere con voi, non costringetela a cambiare idea.

Forse varrebbe comunque la pena fare una riflessione sul fatto che una riforma di qualche tipo sia necessaria nel mondo della scuola. In ambito universitario c’è forse veramente da scremare una fascia di docenza per far spazio ad un’energia più giovane, così come è da risolvere la situazione di precarietà che sussiste nelle scuole medie/superiori. Certo è da investire nell’istruzione e non tagliare.

Sicuramente è da investire fondi negli istituti statale piuttosto che tagliare a questi per incrementare l’investimento sulle paritarie. Triste constatare ancora un autogol in questo senso.

E per finire, chi è questa Gelmini?

Piergiorgio Odifreddi nel suo post “Gli studenti sul tetto che scotta” ragiona che:

“Non bisognava essere Sherlock Holmes per capire che una pivella di trentacinque anni, laureata in legge a Brescia e abilitata a Reggio Calabria, sfiduciata con un voto unanime e bipartisan come presidente del consiglio comunale di Desenzano del Garda per «manifesta incapacità», con un’esperienza parlamentare di due soli anni, poteva essere arrivata a far il ministro soltanto per motivi innominabili.”

Io mi ci associo e penso non valga la pena aggiungere altro.